Napoli, figlia vittima covid: qui sanità al collasso

16 nov 2020
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Penso che va denunciata questa situazione che c'é in Campania, non è possibile che altre persone vivano e abbiano vissuto quello che ha vissuto mio padre. Tra le vittime del covid c'é anche Francesco Ruotolo, ex consigliere di municipalità a Napoli, persona conosciutissima che si è battuta tanto per la riqualificazione del rione Sanità e per la sanità pubblica. Si incatenò ai cancelli dell'ospedale San Gennaro, ad esempio, per chiedere di non chiudere il pronto soccorso. La figlia racconta le sofferenze e le difficoltà patite dall'uomo, oltre a quelle dovute alla malattia anche per essere assistito in ospedale, in un periodo nel quale l'assistenza è sotto forte pressione. Mio padre il 28 ottobre è stato diagnosticato positivo al covid, il 28 già abbiamo iniziato a chiamare l'ambulanza, tra il 28 e il 6 novembre l'abbiamo chiamata 4 volte e di quella prima volta non sono proprio venuti, dicendo che avevano 20 persone avanti a mio padre, dopodiché le altre due volte sono saliti a visitarlo a casa ma non hanno ritenuto necessario il ricovero, l'ultima volta, con grande insistenza e l'intervento dei Carabinieri, aspettando sotto il Palazzo sono riuscita a farlo ricoverare al Cardarelli di Napoli. Una volta ricoverato al Cardarelli mio padre gli è stata diagnosticata la polmonite bilaterale tipica del coronavirus e il giorno dopo, l'8, gli è stata diagnosticata anche un'altra complicazione. Ruotolo era all'ospedale Cardarelli di Napoli da circa una settimana, ma la famiglia denuncia di aver dovuto insistere molto per farlo ricoverare in una struttura ospedaliera. Abbiamo contattato il responsabile del 118 per una dichiarazione e siamo in attesa di risposta. Pur senza accusare nessun medico e comprendendo gli sforzi, la figlia della vittima lancia un appello. Le difficoltà nel ricovero sono state incredibili, incredibili! Tutti ci dicevano non ci fosse posto, nemmeno ambulanze né nei reparti, non è giusto che questo accada, questa non è un'accusa ai singoli medici o all'incompetenza di singole persone, è un'accusa al sistema sanitario, sistema sanitario che è al collasso e non è possibile.

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