L'archivio di Stato di Napoli si apre alla città e diventa museo; da spazio chiuso a casa delle storie, passando per chiostri, atrii e giardini bellezze inestimabili e finora nascoste che grazie ai lavori del progetto UNESCO e a Fondi PNRR tornano a vivere, verranno riaperti accessi chiusi da tanto tempo e giardini che cittadini e turisti potranno frequentare liberamente; la fine del cantiere è prevista per dicembre 2022. "Noi abbiamo voglia di raccontare i nostri 70 chilometri di documenti questo luogo diventerà un posto dove la gente si riconoscerà, attraverso il racconto di documenti, quindi noi cambieremo racconti di volta in volta." Qui siamo all'interno della sala dei catasti dove sono stati scoperti affreschi di Corenzio dietro gli arredi dell'ex monastero poi diventato archivio generale del Regno; dopo la confisca da parte dello Stato arte e storie "Noi abbiamo qui l'archivio di un Regno, non abbiamo l'archivio della Regione Campania, come ben sapete, il Regno di Napoli era vastissimo per cui abbiamo la possibilità di ricostruire anche delle cose che noi vediamo tutti i giorni, ma non sappiamo come sono arrivate lì, perché sono stati costruiti in quel modo." Ed eccoci nell'atrio del platano un posto che la leggenda vuole magico con l'albero piantato da San Benedetto in persona, qui c'è il ciclo di affreschi più antico della città firmato da Antonio Solario che raffigura episodi della vita di San Benedetto. Sarà un percorso tra arte e documenti che parleranno attraverso la modernità cioè si tratterà di un percorso multimediale che permetterà il racconto delle storie. "E quindi noi facciamo vedere come i nostri documenti raccontino delle storie vere, faccio un esempio abbiamo delle suppliche di un pizzaiolo che durante una vecchia pandemia, quindi quella di peste, chiedeva, implorava al Re di poter riaprire il forno perché. nonostante tutto, con la gradazione alta del forno sicuramente non avrebbe infettato coloro i quali comprano i suoi prodotti, fa vedere questa umanità insomma, che si muove allo stesso modo davanti alle stesse difficoltà." I documenti raccontano la nostra storia anche quella di ognuno di noi. Napoli.























