Napoli, no vax lontani da reparti: "Difficile ricollocarli"

02:00 min
|
2 anni fa

Non lavoreranno a contatto con i pazienti i professionisti sanitari non vaccinati che sono stati riammessi in servizio, come ha stabilito il Governo. In Campania, la regola secondo la quale i no vax non potranno stare a contatto coi pazienti è stata stabilita dal Presidente Vincenzo De Luca. E se a Napoli i medici riammessi sono 200 su circa 25.000, anche la quota degli infermieri non è molto diversa: 246 su 21.000, è il calcolo dell'ordine degli infermieri. "È chiaro che adesso le direzioni seguendo anche quella che è la normativa regionale devono trovare una collocazione giusta per questi professionisti evitando che siano a contatto con i pazienti, cosa credo non semplice. Per chi lavora nelle RSA è difficile perché i pazienti anziani sono comunque pazienti fragili. È stata una percentuale molto bassa di professionisti che non hanno aderito e allora a me piace guardare il bicchiere mezzo pieno e guardare ai 21.600 professionisti che in questo tempo si sono dedicati alla lotta contro il Covid". Non appare forte l'impatto sugli ospedali. Un esempio? All'ospedale Cardarelli, il più grande del sud, sono poche le persone da reintegrare. "In tutto dovremo reintegrare sei figure professionali, di queste sei figure una sola è un dirigente medico, poi abbiamo un infermiere e un tecnico di laboratorio. Da medico che si è vaccinato, da medico che ha studiato e che ha messo in pratica quelli che sono i dettami della scienza, sono molto perplesso e anche leggermente arrabbiato. Da direttore generale io vado ad eseguire quelle che sono le norme legislative".