Il picco dell'influenza non risparmia gli ospedali napoletani, siamo al Cardarelli il più grande ospedale del Sud che sta registrando punte di oltre 200 accessi al giorno e si registra una impennata di polmoniti stavolta non da Covid, dove il virus sembra essere maggiormente sotto controllo bensì come complicanza dell' influenza, lo spiega lo Pneumologo Antonio Starace: "Questo è il classico periodo dove la maggior parte delle persone vengono soprattutto per quello, sono sicuramente oltre la metà delle persone che accedono in pronto soccorso". Ci sono anche persone gravi? "Tra queste certo, quelle che sono in ospedale è perché sono gravi hanno almeno bisogno di fare l'ossigeno sennò starebbero a casa vaccinazione antinfluenzale quelli che sono ricoverati per le polmoniti non l'hanno fatto". Ma qual' è la situazione relativa ai vari virus che circolano in questa stagione invernale? A rispondere è Alessandro Perrella Infettivologo dell'ospedale Cotugno di Napoli: "Tutta una serie di eventi il primo freddo, questo nuovo picco di Covid-19 che si è registrato in tutto il mondo sostanzialmente, l'influenza che è arrivata contestualmente i comuni patogeni invernali che ci sono e ci sono sempre stati sono stati un mix esplosivo che ha fatto registrare un po' più di accessi per problematiche respiratorie". Grazie alla grande campagna vaccinale degli anni scorsi e all'adattamento del Covid, oggi solo metà di questo reparto è dedicata al ricovero dei pazienti ma non bisogna abbassare la guardia né per il Covid ne per l'influenza l'adesione al vaccino e ai richiami è piuttosto scarsa soprattutto per quanto riguarda il Covid, anche se è raccomandata per over 65 e fragili. "La vaccinazione è assolutamente fondamentale quella per l'influenza ripeto è qualcosa che rutinamente abbiamo sempre fatto quella per il Covid stiamo forse un po' dimenticandocela Però l'invito è onestamente quello di vaccinarsi ogni qualvolta iniziano campagne, ogni qualvolta il Ministero da comunicazione che è utile vaccinarsi soprattutto nei fragili".