Migliaia di persone in Piazza Dante a Napoli, dicono no alla guerra in Ucraina. Tante donne, uomini, bambini hanno sventolato la bandiera Ucraina per quello che sta accadendo, per le vittime, per la guerra scatenata dalla Russia. Le famiglie, sono dilaniate in tanti scappano, c'è chi parte volontario e chi cerca rifugio. Rabbia e lacrime. "Ogni cittadino italiano, europeo, ci dobbiamo unire perché noi stiamo resistendo, ma fin quando possiamo resistere? Quindi, abbiamo bisogno di aiuto, sono stati violati i diritti umani". Il racconto, delle tante donne che hanno lasciato le famiglie in Ucraina, e sono qui per lavorare è straziante. "Mia figlia, è andata a piedi per 20 km per arrivare alla frontiera polacca. E sta andando a Varsavia, per arrivare in Italia". "Mio figlio Romanov sta in Ucraina. Lui è Colonnello e combatte per suo paese. Io come mamma, di due figli, sono venuta per dire no alla guerra. Mai guerra" "Ho nipoti in Ucraina, e adesso quando chiamo, sapete cosa sta succedendo piccolino, appena sente la campana va subito a prendere l'altra bambina che è più piccola, e si nascondono nelle cantine. E' normale nel ventunesimo secolo? Ditemi voi". Quello che si chiede, è un intervento, e una protezione internazionale per le tante persone che stanno scappando. "Stiamo cercando protezione da stati. Stiamo cercando protezione dallo Stato italiano. Stiamo cercando protezione dai comuni d'Italia che oggi sono in piazza e stiamo chiedendo le cose reali, ospitare le famiglie che purtroppo dovranno scappare dalla guerra".























