Si è costituita dopo un lungo interrogatorio davanti al PM, Giulia D'Alessandro, la responsabile dell'aggressione alle sorelle di 24 e 17 anni, una delle due già madre di una bimba, sfregiate entrambe con l'acido nella notte tra domenica e lunedì, in Corso Amedeo di Savoia, quartiere sanità Napoli, e ricoverate con ustioni al volto e alle braccia. Si tratta della zia delle ragazze coetanea delle nipoti anche lei poco più che ventenne, crollata in questura e sottoposta a fermo di polizia giudiziaria. Ora l'attenzione degli inquirenti è tutta sul resto del gruppo complice dell'atroce gesto, sei persone in tutto, tra cui tre ragazze, giunte sul luogo la notte dell'agguato a bordo di tre scooter e poi fuggiti. Prima dell'epilogo, l'episodio più grave, già tre settimane fa le sorelle erano state vittime di intimidazioni. La loro auto, una Smart, era stata incendiata e poi insulti, minacce, offese come sempre diffuse attraverso i social passati al setaccio dagli inquirenti. A quanto pare il tutto sarebbe scaturito da vicende di tipo sentimentale che avrebbero coinvolto i protagonisti di questo episodio immediatamente preso in carico dalla Sezione Fasce Deboli della Procura di Napoli coordinata dal Procuratore aggiunto Raffaello Falcone. Particolarmente grave il reato ipotizzato dal sostituto procuratore a carico della responsabile, deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso che prevede pene tra gli 8 e i 14 anni di reclusione.