Il mare è calmo, le segnalazioni di barche in arrivo in autonomia o in difficoltà al largo di Lampedusa, si susseguono negli ultimi due giorni senza sosta, anche di notte le operazioni di soccorso hanno tenute impegnate le motovedette di Frontex, della Guardia Costiera e di Finanza, 400 i migranti e profughi salvati e portati a terra. Al molo commerciale è approdata anche la nave della ONG Nadir, con a bordo 70 persone salvate da naufragio e tra loro 17 donne e molti bambini piccoli. Scalzi scendono a terra, accolti dagli operatori delle associazioni umanitarie e poi affidati alle cure della Croce Rossa che gestisce l'hotspot. Intanto a Porto Empedocle, la nave di Mediterranea, approdata con 92 persone tra cui 31 ragazzini soli, è stata sottoposta a fermo per non aver raggiunto il porto di sbarco assegnato dal Viminale a Livorno. Quasi 1200 chilometri e più di quattro giorni di navigazione, precisa la ONG, aggiungendo che i medici avevano certificato che le persone soccorse non erano in grado di affrontare altri giorni di viaggio e che era stata anche la Procura di Palermo a chiedere ai competenti ministeri dell'interno e dei trasporti di fare sbarcare i minori a Porto Empedocle. Mediterranea è una delle 13 organizzazioni che hanno annunciato l'intenzione di interrompere le comunicazioni con il centro di coordinamento dei soccorsi di Tripoli. La Libia, ribadiscono, non è un porto sicuro e ricordano le crescenti violazioni dei diritti umani commesse proprio dalle milizie che indossano le divise della Guardia Costiera libica. .























