In queste immagini, girate dai soccorritori della Guardia Costiera, c'è tutto il dramma dell'ennesima tragedia dell'immigrazione, costata la vita a sette donne, una delle quali incinta. È successo tutto a 5 miglia da Lampedusa, tra lo scoglio di Lampione, la più grande delle Pelagie. Un barcone di legno, con a bordo 62 migranti, si è ribaltato prima che arrivassero due motovedette in loro soccorso. I sommozzatori della Guardia Costiera sono riusciti a trarre in salvo 46 persone. 7 i cadaveri recuperati. Allo stato risulterebbero dispersi altri 9 migranti. Secondo alcuni dei sopravvissuti, all'appello mancherebbero dei bambini. I migranti sono stati subito portati a Lampedusa e mentre le bare venivano caricate sui furgoni per essere trasferite al cimitero, loro venivano portati al centro di accoglienza di Contrada Imbriacola dove, adesso, si trovano 660 persone che attendono di essere fatte salire a bordo delle navi quarantena, che navigano nel tratto di mare che separa l'isola da Porto Empedocle. Il Sindaco di Lampedusa, Totò Martello, chiede l'intervento immediato del Governo. Nel Mediterraneo si continua a morire, dice, ma a parte la solidarietà che arriva quando succedono queste tragedie, lo Stato è assente e silente. Nelle ultime ore a Lampedusa sono stati registrati una decina di sbarchi, tutti autonomi. Piccole imbarcazioni cariche di persone che hanno raggiunto l'isola senza essere intercettate.