Nell'ambiente criminale era conosciuto come u tamunga per via di quel fuoristrada militare auto munga sul quale scorrazzava da giovane nella Locride, Rocco Morabito 54 anni uno degli elementi di spicco della cosca di ndrangheta africese denominata Morabito Bruzzaniti Palamara, tra i più spietati narcotrafficanti al mondo, inserito al secondo posto dopo Matteo Messina Denaro nell'elenco dei latitanti di massima pericolosità è stato arrestato a Joao Pessoa in Brasile in un'operazione congiunta condotta dai Carabinieri del Ros e del servizio di cooperazione internazionale di polizia con la collaborazione di DEA, FBI e Dipartimento di Giustizia Statunitense. Con lui è stato arrestato anche un altro narcotrafficante Vincenzo Pasquino 35 anni, anche lui inserito nell'elenco dei latitanti di massima pericolosità del Ministero dell'Interno. Morabito considerato il re della cocaina a Milano nel periodo a cavallo tra la fine degli anni 80 e gli inizi degli anni 90 era latitante dal 1994, nel 2008 le condanne accumulate negli anni erano state rideterminate con provvedimento del procuratore generale della Repubblica di Reggio Calabria in 30 anni di reclusione, nel 2017 viene arrestato dalla polizia uruguayana in un hotel di Montevideo, al momento dell'arresto con se aveva una pistola, 13 telefoni cellulari, 12 carte di credito e 50.000 dollari in contanti. Per anni era riuscito a nascondersi nel paese dove viveva nel lusso sotto falso nome con moglie e figlia, mascherando la propria attività di narcotraffico dietro un'azienda dedita alla commercializzazione della soia, nel 2019 poi mentre era in attesa di essere estradato in Italia era riuscito a evadere dal carcere e da allora era tra i criminali più ricercati.