I numeri nel Lazio restano bassi. L'ultimo censimento parla di 20 nuovi casi di Covid, di cui 16 riconducibili all'estero. Ma è proprio questa sproporzione che preoccupa l'Assessore Regionale alla Salute, Alessio D'Amato. Il caso, qualche giorno fa, di un bengalese rientrato in Italia e risultato positivo, ma che ha lo stesso girato tra Emilia Romagna, Marche, Lazio, è solamente l'episodio più eclatante. Lo stop a chi arriva nel nostro Paese con un volo diretto o con scalo da uno dei 13 paesi inseriti nell'elenco stilato dal Ministro della Salute giovedì scorso, funziona, ma forse non del tutto. Perché succede che da paesi come il Pakistan, che non rientra nella lista dei 13, si continui a partire. I controlli fatti in questi giorni all'aeroporto di Fiumicino hanno così permesso di scoprire che sul volo arrivato giovedì scorso da Doha c'erano 40 passeggeri pachistani di cui 5 positivi. La regione così si dice pronta ad estendere i test anche a chi proviene dal Pakistan se ci saranno episodi simili. "La situazione è sotto controllo", dice l'Assessore D'Amato, ma non bisogna abbassare la guardia. I numeri parlano di 12 contagi nella comunità bengalese che si sommano ai 123 dei giorni scorsi, uno dall'Ucraina, dal Montenegro, dal Messico e dall'Afghanistan. La regola, uguale per tutti, è che chi proviene da Paesi a rischio o è stato a contatto diretto con una persona positiva, debba mettersi in quarantena volontaria per 14 giorni, ma troppo spesso questa regola è stata violata.