Rosa Vespa avrebbe tenuto all'oscuro del suo incredibile piano anche il marito Aqua Moses che secondo i giudici va quindi immediatamente scarcerato. Il clamoroso colpo di scena nella vicenda di Cosenza arriva al termine dell'interrogatorio di garanzia dei due coniugi arrestati martedì sera nella casa in cui avevano portato la neonata rapita poco prima nella clinica del Sacro Cuore. Il senegalese era convinto fosse il figlio che sua moglie aveva finto di portare in grembo per nove mesi e di cui la donna aveva annunciato la nascita su Facebook l'8 gennaio scorso. Questo l'uomo ha raccontato al Gip spiegando poi come Rosa Vespa fosse riuscita a simulare la gravidanza oltre che con la sua corporatura anche soprattutto attraverso falsi certificati, ecografie, addirittura la lettera di dimissioni dell'ospedale dal quale aveva tenuto lontani lo stesso marito e gli altri parenti dicendo che il bambino avesse il Covid. Una montagna di bugie di cui Aqua Moses avrebbe iniziato a sospettare solo martedì sera dopo le prime notizie sul rapimento di una neonata e soprattutto quando una volta a casa scopre che il bambino non è il maschietto che la moglie gli aveva sempre detto di aspettare. All'arrivo della Polizia era rimasto impietrito, incapace di proferire parola mentre Rosa Vespa provava a convincere gli agenti di aver fatto tutto da sola. L'arresto che ne seguì è stato ritenuto corretto e quindi convalidato dal Gip ma ora non più applicabile dal PM alla luce degli elementi emersi. E così se Rosa Vespa che in udienza ha confermato tutto resta in carcere Aqua Moses dopo aver convinto gli investigatori torna in libertà diventando inevitabilmente il nuovo protagonista di una vicenda sempre più incredibile.