Ci sono dettagli difficili da raccontare, dettagli di cui dovrà rendere conto Chiara Petrolini madre dei due neonati che avrebbe seppellito nel giardino della sua casa a Vignale di Traversetolo in provincia di Parma. Dettagli che arriverebbero dall'autopsia sul corpo del piccolo ritrovato lo scorso agosto da cui emergerebbero segni di un colpo alla testa. Il neonato potrebbe non essere nato morto il 7 agosto come ha raccontato la 21 enne che al momento del ritrovamento si trovava in vacanza in America con i genitori, anche se gli inquirenti non escludono che la botta possa essere stata l'effetto di un urto contro una mattonella mentre veniva seppellito. Nel bagno della villetta ci sono macchie di sangue, il sospetto è che Chiara non abbia fatto tutto da sola. Le indagini in attesa dei risultati dell'autopsia sul secondo feto ritrovato, seppellito più di un anno fa si concentrano sul ruolo di altre persone. Come è possibile che nessuno si sia accorto delle gravidanze e dei parti, com'è possibile che Chiara studentessa di giurisprudenza, unica indagata per omicidio volontario e occultamento di cadavere abbia partorito da sola e subito dopo sia riuscita a nascondere in giardino i neonati. Oltre ai genitori e al fidanzato gli inquirenti hanno ascoltato anche due amiche coetanee della ragazza, una delle due che studia per diventare ostetrica ha raccontato una strana conversazione con Chiara ma senza sospettare una gravidanza.