Il bianco tanto, il verde dei boschi l'azzurro del cielo è la tavolozza magica dei colli toscani in questo inverno ritrovato. Percorriamo la statale della Consuma tra le province di Firenze e Arezzo. "A parte questi anni, che non è nevicato, ma se no è normale questa 30 cm o 40 di neve.", "C'era un detto qui poi credo che sia anche da altre parti: sotto l'acqua fame, sotto la neve pane." Sembrano grandi blocchi di marmo nascondono auto, ma le strade comunque sono pulite; nelle piccole comunità di montagna ci si dà da fare per la collettività. "Riusciamo a liberare almeno agli invalidi, il posto che qui siamo poche anime, a 1050 metri di altezza." La caduta di alberi ad alto fusto ha provocato alcuni danni alle linee elettriche nei territori del Casentino, al passo comunque con il sole, è tutto luccichio, una festa per gli occhi di grandi e piccini. "Siamo venuti a portare i bambini, fargli vedere la neve per la prima volta, vero?","Cosa vuoi fare oggi?", "Fare le palle di neve." Una montagna che affatica, ma che sa esaudire i desideri. Da Dante Alighieri a Dino Campana, i poeti hanno scritto, ispirati da questo luogo, che per raccontarlo con le parole di D'Annunzio effonde pace senza parola dire.