L'ultimo anno che ha fatto un po' di neve era nel 2014, però non cosi tanta. Tanti disagi signora? Molti. All'ingresso di Santo Stefano di Cadore, la prima immagine dell'emergenza è quella di un distributore di benzina crollato sotto il peso della neve, così tanta non si vedeva dal 1951 assicurano i residenti, tra i 75 e gli 85 centimetri caduti tra venerdì e sabato, ma in alcune zone del bellunese negli ultimi 4 giorni si sono accumulati oltre 160 centimetri di neve fresca. Le maggiori difficoltà tra il Cadore e l'Agordino e la zona del Comelico dove le squadre di vigili del fuoco e la protezione civile dell'esercito arrivate anche da Lombardia, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, lavorano ininterrottamente da venerdì notte. Decine le chiamate di soccorso e gli interventi per ripristinare l'energia elettrica, liberare strade auto rimaste intrappolate, ma soprattutto per pulire i tetti delle abitazioni. i tetti sono sovraccaricati dalla neve e quindi questo è il rischio più importante da affrontare. Ci possono essere dei problemi di staticità per le abitazioni? Assolutamente sì, ci possono essere problemi di staticità e quindi si sta intervenendo secondo quelle che sono le priorità che vengono date dai vigili del fuoco. Le condizioni meteo sono in miglioramento, ma il rischio valanghe resta elevato, di livello 4 su una scala da 1 a 5, l'invito alla popolazione è quello di non spostarsi in auto se non per reale necessità. Per chi si deve muovere anche in caso di qualsiasi emergenza è veramente una difficoltà grossa.