È un giorno triste. È un giorno triste per me, grande, ma è un giorno triste per i tifosi della Ferrari, è un giorno triste per tutta la Formula 1. Niki è mio amico da 50 anni, pensate, 50. Abbiamo cominciato insieme e quindi è sempre stato un amico leale, come lo era un uomo leale, un uomo con cui ho condiviso alcuni dei momenti più belli della mia vita e tante importanti vittorie della Ferrari. È stato un pilota fortissimo, intelligente, capace di lavorare con la squadra e con i meccanici. Con lui abbiamo vinto due mondiali di Formula 1 e ne abbiamo perso uno per mezzo punto all'ultima gara. Niki era un campione del mondo in pista, perché poi vinse anche con la McLaren un mondiale, con la Ferrari ne ha vinti due, ma lo era anche fuori pista. Io non mi dimenticherò mai la telefonata che mi fece il giorno che lasciai la Ferrari, non mi dimentico che in questi 50 anni, anche quando ci siamo trovati in squadre diverse e lui era alla Mercedes e ha vinto tanto con Mercedes, c'è sempre stato un rapporto di grande affetto. Niki era un uomo diretto, in certi momenti scomodo, trasparente e leale. Mi mancherà molto. Ci mancherà molto ed è una giornata in cui scompare uno dei grandi miti dello sport mondiale e certamente dell'automobilismo. Mancheranno anche… Adesso mi commuovo. Mi mancheranno anche un po' i commenti delle gare dei lunedì che abbiamo fatto fino a pochissime settimane fa, anche quando io avevo già lasciato la Ferrari. A proposito di Ferrari invito tutti i tifosi a fargli un grande applauso perché è stato un grande eroe di questa straordinaria squadra che si chiama Ferrari.