Stava mostrando ai parenti la pistola credendo di averla scaricata, ma invece aveva il colpo in canna che sarebbe partito accidentalmente. L'aveva comprata illegalmente per festeggiare, diciamo così, il Capodanno. Ha detto questo agli inquirenti, Gaetano Santaniello, in carcere con l'accusa di omicidio colposo, detenzione e porto illegale di arma da fuoco e ricettazione. È il nipote della vittima, Concetta Russo, uccisa con quel colpo di pistola alla testa durante i festeggiamenti di Capodanno in questo appartamento di Afragola, nel napoletano. "Lui al momento ha confessato di averla comprata qualche giorno fa. È un'arma che ci risulta essere stata rubata prima di Natale in provincia di Varese. Lui dice di averla comprata per poi poterla utilizzare durante i festeggiamenti del Capodanno. Ha detto, ha sottolineato che si è trattato di un incidente. Chiaramente, era tra l'altro molto unito alla zia e alla famiglia della zia, quindi è distrutto, è particolarmente provato per questa cosa". Ma solo nella tarda serata di lunedì si è arrivati a una collaborazione dei familiari e infine a una confessione dell'indagato, anche se già dalle prime ore appariva chiaro ai carabinieri, che conducono l'inchiesta coordinata dalla Procura di Napoli nord, che a colpire la donna non era stato un proiettile vagante dall'esterno, come i parenti avevano lasciato intendere, in un primo momento, bensì partito dall'interno dell'appartamento. Santaniello ha provato anche a disfarsi della pistola, ritrovata dai militari, dopo la confessione, tra le sterpaglie. Il sindaco di Afragola ha annullato una serie di eventi natalizi in segno di rispetto per la vittima. "Purtroppo non è nuova per i nostri territori, anzi i bilanci che ci sono stati consegnati dalle autorità dimostrano un aumento, anche rispetto al dato dello scorso anno, quindi vuol dire che bisogna insistere su un terreno che è quello dell'educazione, della formazione e della prevenzione".