Ad animarli è il dissenso. Un dissenso che però va molto oltre il Green Pass. Dopo 19 settimane e 19 manifestazioni che nonostante i divieti continuano a bloccare, anche senza preavviso, i centri storici di diverse città, Milano in testa, si guarda con attenzione alle piazze no-vax a pochi giorni dall'entrata in vigore del cosiddetto Super Green Pass e con il periodo di festività ormai alle porte. "Il dissenso, diciamo, ha come fase iniziale il vaccino. Cioè il no-vax. Ma in questo ambito abbiamo potuto constatare che si intrufolano, diciamo, anche soggetti che magari sono anche vaccinati ai quali poco importa il discorso del vaccino, se sia un bene, se sia un male, se faccia bene o meno, eccetera. Per esempio i gruppi anarchici che sono di modesta consistenza, eccetera, e però sono quelli che tendono a spingere, diciamo, di più verso forme di attacco allo Stato. Il più delle volte queste infiltrazioni mirano allo scontro diretto". Le possibili infiltrazioni da una parte, i singoli dall'altra. "Si insinuano non solo gruppi politicamente motivati, chiamiamoli così, ma anche personaggi che colgano quell'occasione per dare sfogo a un proprio malessere sociale, personaggi che cerchino un giorno di gloria. Gli elementi sui quali si desta più l'attenzione, il controllo, eccetera, sono proprio questi, chiamiamoli per parafrasare un linguaggio che viene dal terrorismo islamico, i lupi solitari". Nelle ultime settimane le perquisizioni della Polizia di Stato hanno portato a individuare alcuni soggetti considerati i presunti animatori delle proteste. In casa di uno di questi sono stati sequestrati un'accetta, un coltello, uno zaino attrezzato con diversi kit di sopravvivenza e un tirapugni.