Ha scelto di non rispondere al gip nell'udienza di convalida del fermo Pietro Morreale, il diciannovenne in carcere da lunedì perché sospettato di essere l'assassino di Roberta Siragusa, la sua fidanzata di 17 anni il cui cadavere è stato ritrovato parzialmente bruciato in un dirupo, nelle campagne di Caccamo. Tuta e t-shirt Pietro Morreale, assistito dall'avvocato Giuseppe Di Cesare è comparso questa mattina davanti al giudice. Quando gli sono stati letti i capi di imputazione è scoppiato in lacrime. Poi ha deciso di fare scena muta. Il gip Angela Lopipero si è riservata e Pietro Morreale a bordo di un cellulare della penitenziaria, scortato da polizia e Carabinieri, è stato riportato in carcere. - Si è svolta l'udienza di convalida del fermo. Il pubblico Ministero ha chiesto che venisse convalidato, ha chiesto l'applicazione della misura cautelare, la più grave la custodia in carcere. Abbiamo discusso, il signor Morreale si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il pubblico ministero ha depositato nuove indagini. Le altre sono in corso, ma quelle che ha potuto depositarle le ha depositate per chiedere la misura cautelare, il giudice si è riservato e depositerà nei termini che sono le 96 ore complessive, quindi non sappiamo quale sarà l'esito, lo depositerà da questo pomeriggio fino a domani mattina. Questo è il tempo che ha a disposizione. - Intanto slitta ancora l'autopsia sul corpo di Roberta, il giudice deve infatti rispondere all'istanza agli avvocati l'indagato che hanno chiesto l'incidente probatorio.