Un gruppo di ragazzi in bici e qualche famiglia a passeggio. Si sussurra, non si parla, in questo silenzio surreale che avvolge il luna park del centro di Galliate, nel novarese. Tutto fermo, ne spiega il motivo questo cartello, lasciato dai gestori davanti al tagadà, la giostra in cui sabato pomeriggio, ha perso la vita Ludovica, nel giorno del suo 15esimo compleanno. Una torta ancora da tagliare e candeline ancora da spegnere. Per festeggiarlo era venuta qui, alle giostre di San Giuseppe appena montate, una tradizione per Galliate nel mese di marzo. Secondo una prima ricostruzione, Ludovica e i suoi amici, si sono alzati mentre la giostra era in funzione, questo non è consentito e il gestore ha detto loro di sedersi, ma proprio in quel momento, riferiscono alcuni testimoni, c'è stato un movimento anomalo del tagadà e questo ha fatto sbalzare la ragazza via, facendole battere il volto violentemente. Quando sono arrivati i soccorsi, la situazione è apparsa subito molto grave. La ragazzina non era cosciente ed è stata trasportata, in codice rosso, all'Ospedale Maggiore di Novara, ma non ce l'ha fatta, è morta nelle prime ore di domenica. Nei prossimi giorni sarà effettuata l'autopsia sul corpo della 15enne, mentre un indagato c'è già: è il proprietario della giostra. Anche perché ai comandi del tagadà, nella cabina che lo manovra, c'era suo figlio, minorenne. Ora la giostra è sotto sequestro giudiziario ed è stata disposta una perizia per accertare il funzionamento del macchinario. "Queste giostre sono così da quando ero piccola io. Dovrebbero avere le impugnatura antiscivolo e le cinture di sicurezza." "Secondo lei non sono sicure?" "No, cosa vuol dire? Una persona si deve reggere da sola. E poi, là dove c'è la gente, loro insistono a rifarle rimbalzare. Io ero ragazzina quando erano così, poi è vecchia come un cucco sta giostra. Lo si vede che è vecchia. Non doveva neanche essere montata.".























