"Questo è il corpo di Saman, quello che cercate da un anno e mezzo?" "Questo ancora non lo possiamo dire. Sono emersi soprattutto ieri in occasione di un, diciamo, di uno scavo effettuato in modo specifico su un punto ben preciso dei resti che potrebbero essere dei resti umani." Un casolare diroccato a poche centinaia di metri dalla casa in cui viveva con i genitori. Saman Abbas sarebbe stata uccisa dai familiari e sotterrata qui. I Carabinieri impegnati nelle ricerche del corpo della giovane scomparsa il primo maggio dello scorso anno, dopo aver rifiutato un matrimonio combinato, avevano già setacciato la zona in passato. Due escavatori, il supporto dei Vigili del Fuoco, questa volta hanno scavato in un punto preciso. In mattinata il sopralluogo del Ris ma i resti ritrovati saranno recuperati e analizzati solo fra qualche giorno in incidente probatorio, un'anticipazione del processo fissato a febbraio per cristallizzare la prova. La richiesta d'urgenza sarà presentata lunedì al Giudice, dice il Procuratore di Reggio Emilia. "E' una vera e propria perizia che avverrà anche nel pieno contraddittorio delle parti quindi con la partecipazione degli indagati e dei loro difensori. Dunque i tempi non si possono preventivare." La possibile svolta arriva a pochi giorni dallo arresto in Pakistan di Shabbar Abbas. Il padre di Saman il 24 novembre comparirà di nuovo davanti a un giudice. L'Italia per lui e per la moglie ancora latitante chiede l'estradizione. Forse per il timore di ritorsioni lo zio e i due cugini di Saman in carcere a Reggio Emilia non avevano finora fornito alcune indicazioni agli inquirenti. E' possibile che qualcuno di loro abbia cambiato idea. Le attività di verifica e di ricerca non sono mai venute meno, si limita a dire il Procuratore. "Nei prossimi giorni ci aspetta un lavoro particolarmente complesso e devo dire anche difficile perché le profondità e il luogo dove questi resti si trovano sono piuttosto problematici.".























