Il padre di Saman rientra a casa con lo zaino della figlia. C'è una sequenza, nelle immagini riprese da questa videocamera di sicurezza, che fornisce agli investigatori, indicazioni inequivocabili. La 18enne pakistana, è stata uccisa poco dopo essere uscita dall'abitazione, la sera del 30 aprile. Nel video, la si vede con il padre e la madre. Indossa abiti tradizionali pakistani. Sulle spalle ha uno zaino chiaro. Tutti e tre attraversano il piazzale dell'azienda agricola nella quale il padre lavora da 15 anni. Si avviano lungo questo sterrato, passano dieci minuti e i genitori tornano indietro: lei,Saman, non c'è. Poco dopo e la porta di casa si riapre, esce il padre, è da solo questa volta, il percorso che fa è lo stesso. Qualche minuto ed è nuovamente ripreso dalla videocamera, rientra a casa e ha con sé lo zaino della ragazza, Saman è già morta. È la convinzione di chi indaga, per questo, per la tempistica, sarebbe stata sepolta non lontano, tra queste Serre. Saman sarebbe stata consegnata ai due cugini e allo zio: proprio lui avrebbe ricevuto l'incarico di ucciderla. Punita dai genitori, per il suo rifiuto a un matrimonio combinato. Lo dice un testimone agli inquirenti, un minorenne che fa parte della famiglia. Le ricerche del corpo della ragazza proseguono, i Carabinieri la prossima settimana, utilizzeranno un "elettro-magnetometro", capace di vedere in profondità, in attesa di poter interrogare il cugino, fermato in Francia, che sarà estradato nei prossimi giorni.