C'è poco da girarci attorno, i numeri sulla demografia rilasciati dall'istat sono drammatici. Andiamo a vedere, naturalmente quello che fa più notizia, cioè il numero dei nuovi nati: ennesimo record siamo a 379.000, e qui non fa tanto specie il confronto col boom economico, con quel milione di nati degli anni '60, ma più che altro con il dato anche solo di 15 anni prima che, vediamo, era molto molto più alto. E' una curva simile anche negli altri Paesi, diciamo, ricchi e sviluppati, ma come l'Italia pochi Paesi hanno avuto un calo così pronunciato e con così gravi conseguenze. Vediamolo in un'altra prospettiva che ci da ancora di più l'idea forse della drammaticità di questo dato demografico. Nel 2023 ci sono stati 661mila morti e appunto solo 379mila nati, e attenzione: i decessi sono stati meno degli anni scorsi perché li è rientrata l'extra mortalità da Covid. Naturalmente un Paese con questo bilancio demografico perderebbe rapidissimamente popolazione. Se questo non avviene è perché c'è il saldo migratorio, che in parte controbilancia, per cui la grossa differenza tra nati e morti, vediamo quasi 300mila persone, è stata appunto più o meno pareggiata dal saldo tra chi è uscito e chi è entrato nel Paese, e quindi la popolazione nel 2023 è rimasta più meno la stessa, questo ha grandi conseguenze anche per la tenuta dei conti pubblici, del welfare, etc. Come mai questi dati così negativi? Il primo motivo, lo sappiamo, è che in Italia ci sono pochissimi figli in media per donna, pochi Paesi al mondo hanno un dato peggiore, li vediamo, Corea del Sud, Singapore, Ucraina e Spagna, l'Italia 1,2, ricordiamo che sotto i due figli per donna, anzi sotto i 2,1, la popolazione scende aritmeticamente. Questi sono i Paesi messi peggio, ma non è nemmeno questo il problema principale, non è che ci sono in media pochi figli per ogni donna, è che ci sono soprattutto meno donne in età fertile. Nel giro di vent'anni, come vediamo, sono diminuite di oltre due milioni. Sembra un dato, magari, meno rilevante, ma in realtà è più rilevante, è questo il motivo principale per cui ci sono meno figli, ci sono meno persone giovani e meno donne giovani, perché appunto è finita la stagione del boom economico di quelle tante nascite che avevano portato tante persone in quelle fasce d'età e questo, secondo l'Istat stesso, spiega la gran parte di questo fenomeno. Comunque un ennesimo record negativo, dati drammatici dal punto di vista demografico.