Un assassino in fuga con le ore contate, descritto da decine di testimoni; un ragazzo di 25 anni morto e suo padre fermato per duplice tentato omicidio, perché davanti al Commissariato, accoltella due uomini secondo lui responsabili. Questo è il lungomare di Anzio, cuore della movida; Leonardo Muratovic, pugile di Aprilia, va alla bodeguita con la ragazza. Ancora non è chiaro che cosa abbia provocato la rissa nel locale sulla spiaggia, forse uno sguardo di troppo, affatto gradito alla sua donna, forse altro. Il gruppo viene fatto uscire dal locale, il putiferio continua per strada. Secondo quanto ricostruito dalla squadra mobile, gli uomini del Commissariato locale, Leonardo viene preso a calci e pugni, almeno da 4 persone. Riesce a fuggire e si rifugia a pochi passi da locale, proprio qui, davanti a questa gelateria. Viene raggiunto da un uomo della banda, 30 anni armato di coltello. Lo colpisce al petto e poi sale su un auto e scappa. Muore in ospedale dove arriva in condizioni disperate. Una violenza inaudita che non si ferma. Domenica sera la polizia arresta il padre della vittima per aver accoltellato due buttafuori del locale. Una nuova brutale aggressione tra i Castelli Romani e il litorale. Due settimane dopo le condanne per l'omicidio di Willy Monteiro Duarte, ucciso di botte a Colleferro nel 2020. Sulla pagina Facebook di Leonardo, tra i messaggi, anche quello della sua federazione. Sognava di fare il pugile da quando aveva, 10 anni l'ultimo scontro, lontano dal ring, l'ha subìto qui e gli ha costato la vita.























