La confessione durante l'interrogatorio dell'ex fidanzato della figlia. Hamedi El Makkaoui, oppure Luca, avrebbe ucciso Anselmo Campa. Il movente, in una Clio rosa. L'omicidio a Grumello del Monte, la sera di mercoledì 19. Il corpo dell'imprenditore bergamasco di 56 anni, era stato ritrovato nella sua casa dagli amici, con cui avrebbe dovuto vedere una partita di calcio. Tra l'uomo e il 22enne di origini marocchine, ci sarebbero state frequenti tensioni per l'utilizzo dell'automobile acquistata per la figlia Federica, prestata e riavuta con fatica. Tra i due ragazzi il legame sentimentale si era da poco spezzato. L'arresto è avvenuto all'alba, durante l'interrogatorio itinerante. L'indagato si è contraddetto sugli spostamenti nel giorno del delitto. È durante la perquisizione nel luogo di lavoro e nel suo appartamento a Grumello che sarebbe crollato, così ha accompagnato gli investigatori nel bosco, sulle sponde dell'Oglio, lì aveva occultato gli abiti indossati quella notte ancora sporchi di sangue, nonché l'arma utilizzata: un martello con le stesse tracce rosse. Sotto terra anche il mazzo di chiavi della casa della vittima, grazie alle quali il ragazzo riuscì ad entrare e il portafogli. L'uomo, separato dalla moglie viveva solo, era stato ritrovato con terribili ferite alla testa, evidente conseguenza dell'efferato attacco con il martello.























