Ergastolo: questa la richiesta dei Pubblici Ministeri al termine della lunga requisitoria davanti ai giudici della terza Corte d'Assise nel processo per l'omicidio di Fabrizio Piscitelli. Il leader degli Irriducibili della Lazio venne ucciso con un colpo di pistola alla testa il 7 agosto 2019 nel Parco degli Acquedotti a Roma. Un'esecuzione, un solo colpo esploso alle spalle da Raul Esteban Calderon, accusato di omicidio volontario aggravato dal metodo mafioso e detenzione abusiva di armi. Omicidio, hanno sottolineato i PM, compiuto con metodo mafioso, nato dai contrasti tra associazioni organizzate. Un omicidio come sanzione che doveva essere compresa da tutti. Un delitto, ha ricordato l'Accusa, che costituisce uno spartiacque tra il prima e il dopo. Calderon, ha evidenziato ancora uno dei Pubblici Ministeri chiudendo la requisitoria, è un killer professionista al soldo di mafiosi che ha mostrato freddezza e professionalità. A delineare quanto accaduto il video di una telecamera a circuito chiuso cui va aggiunta una delle testimonianze chiave, quella della ex compagna di Calderon, Rina Bussone. Calderon mi disse: ho ammazzato Diabolik, aveva detto e poi confermato la donna, ora sottoposta a programma di protezione. Calderon, argentino, la cui vera identità, secondo l'Accusa, è quella di Gustavo Alejandro Musumeci, ha sempre dichiarato la propria estraneità. .