È ergastolo per Raimondo Caputo, imputato di violenza sessuale ed omicidio. Avrebbe abusato di Fortuna Loffredo più volte e poi avrebbe ucciso la bimba di 7 anni spingendola giù dall’ottavo piano del palazzo del Parco Verde di Caivano il 24 giugno 2014. Dieci anni di reclusione, invece, a Marianna Fabozzi, la compagna del Caputo imputata nel processo con l’accusa di aver consentito le violenze sessuali, è coperta da responsabilità. Queste le richieste della pubblica accusa nel processo per l’omicidio raccapricciante della bambina del Parco Verde. Tra pochi giorni dovrebbe esserci la sentenza di primo grado che dovrebbe chiudere un primo capitolo di questi orrori che si sarebbero verificati in questo rione della periferia di Caivano, grosso centro a nord di Napoli, anche se in molti ritengono che le violenze sessuali su Fortuna siano solo la punta dell’iceberg di una situazione che ancora non è emersa in tutta la sua gravità. Le parti civili nel processo, così come l’avvocato Sergio Pisani legale del papà della bimba uccisa, non hanno chiesto la condanna del Caputo ma quella di Marianna Fabozzi quale responsabile della morte di Chicca, ovvero Fortuna Loffredo.