Dopo poco più di un anno da quel terribile delitto è arrivata la sentenza. 16 anni e 4 mesi di reclusione è stata la decisione del giudice nei confronti dell'imputato minorenne, reo confesso dell'omicidio di Chiara Gualzetti. Chiara aveva 16 anni. Il ragazzo suo coetaneo, quando venne fermato e interrogato, confessò subito dicendo che aveva agito sulla spinta di un'entità superiore, un demone, aveva raccontato, si era impossessato di lui. Il giorno prima dell'omicidio aveva dato appuntamento a Chiara. La giovane aveva accettato di uscire assieme all'amico, il ragazzo era passato a prenderla a casa poi erano andati insieme al Parco dell'Abbazia di Monteveglio, poco distante dalla casa della studentessa. In un'area verde il ragazzo, come ricostruirono le indagini, la colpì e la ferì a morte con un coltello che aveva nello zaino, poi l'ha prese a calci e pugni. Vincenzo Gualzetti, il padre di Chiara, si è commosso alla lettura della sentenza e non ha potuto trattenere le lacrime. Possiamo dire che è stata fatta giustizia, sono state le sue parole, ma avremmo voluto di più. Una perizia psichiatrica sul minorenne aveva confermato la sua capacità di intendere e di volere.























