Pensavamo fosse all'esterno del palazzo. Urla femminili, strilli. In un secondo momento poi abbiamo sentito in primo luogo Eleonora che gridava “Andrea, basta”, “Andrea, basta”, e poi la voce di Daniele molto debole e fioca che lo stesso ripeteva il nome e supplicava di fermarsi. Io conoscevo Daniele, una persona buona, con tanta voglia di fare e che, appunto, era come un fratello maggiore per tutti i ragazzi cresciuti in questo condominio.