"La Corte d'Assise d'Appello di Roma visti gli articoli 592 e 605 del codice di procedura penale conferma la sentenza della Corte d'Assise di Cassino". È così: tutti i misteri legati alla sua morte restano tali, come già in primo grado anche la prima corte di Assise di Appello di Roma ha assolto tutti gli imputati nel processo per l'omicidio di Serena Mollicone. Il maresciallo Franco Mottola all'epoca comandante della caserma dei Carabinieri di Arce, il figlio Marco e la moglie Annamaria assolti anche l'imputato Francesco Soprano accusato di favoreggiamento e l'altro carabinieri imputato Vincenzo Quatrale. Un omicidio che resta come sospeso. "Serena aspetta giustizia e suo padre. Molto, non posso dire altro per ora. Aspettiamo veramente questa giustizia". "Ho diritto e dovere, come cittadino italiano e come familiare, di Serena di far in modo che la giustizia e la verità vengano fatte emergere pro Serena. Mi sembra che non è ancora emersa. Era anche lo stesso Guglielmo che diceva ai suoi tempi, tempi passati, che una società che non persegue la verità e la giustizia non ha senso che esista". Serena, 18 anni, scompare da Arci, paesino del Frusinate in cui vive, il primo giugno 2001 viene ritrovata senza vita il 3 giugno in un boschetto non lontano. Secondo l'accusa, Serena sarebbe stata uccisa in caserma sbattuta contro una porta durante una lite con Marco Mottola e poi soffocata dai tre componenti della famiglia. Tutto questo per proteggere Marco che oggi pronuncia poche parole. "L'avete causato voi questo incubo". Di certo, 23 anni fa Serena Mollicone è stata uccisa e ancora non sappiamo da chi ne perché.