Una famiglia riservata, isolata dal resto della comunità di Oltra, piccola frazione con poco più di 30 residenti della provincia di Belluno. Persone perbene, qualche tensione tra padre e figlio adolescente, ma nulla di più, sussurra qualche vicino di casa. Cosa abbia portato Vladislav Gaio, quarantanovenne di origine polacca, ad uccidere il figlio diciassettenne per poi togliersi la vita, è ancora tutto da chiarire. Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Belluno, tutto sarebbe accaduto in una manciata di minuti. Prima la lite, poi l'aggressione da parte dell'uomo al figlio, colpito più volte con un grosso coltello da cucina. Il quarantanovenne, in stato confusionale, avrebbe poi impugnato una pistola regolarmente detenuta e avrebbe sparato al ragazzo agonizzante per poi puntare l'arma contro se stesso. A dare l'allarme e a chiamare la moglie del quarantanovenne, in quelle ore fuori casa per motivi di lavoro, i vicini di casa, dopo aver sentito gli spari. Sul posto il personale sanitario ha tentato disperatamente di rianimare l'uomo, morto poco dopo l'arrivo dei soccorsi, il diciassettenne era già privo di vita. Le indagini dei carabinieri coordinati dalla Procura di Belluno, procedono nel più stretto riserbo. .