"Mamma, c'è un'ambulanza, speriamo lo portino via". Sono le 04:00 del pomeriggio del 24/04 e questo è l'ultimo messaggio che Chiara invia a sua mamma, Maria Teresa De Martino, operaie nella stessa fonderia. A chiamare il 118, era stato proprio Andrea Longo, quel vicino di casa invadente e minaccioso, arrivato da due mesi in questo tranquillo condominio di Volvera, trasferito da Saronno dalla sua ditta di autotrasporti. L'uomo, 34 anni, aveva avuto un malessere, soffriva di attacchi d'ansia, assumeva psicofarmaci, ma non era stato segnalato né era seguito dai servizi sociali. "Questa persona non era assolutamente segnalata, anche se noi abbiamo un'attività di carattere sociale sui servizi sociali abbastanza intensa e quindi assolutamente non era conosciuto ai nostri servizi". Gli infermieri vanno via, lui alle 20:45 piomba in casa di Chiara e Simone sullo stesso pianerottolo e li uccide con un coltello da sub. Poi si taglia la gola. Era ossessionato da Chiara, voleva che lasciasse Simone, il suo fidanzato e scegliesse lui. Li aveva minacciati per l'auto, questa 500 rossa che infatti i due fidanzati parcheggiavano sempre fuori per evitare problemi, ma non solo. Longo la aspettava sotto casa. Era capitato che in piena notte sbattesse i pugni sulla porta chiedendo di fare silenzio. Chiara era impaurita per questo da due mesi Simone si era trasferito a casa sua e per questo stavano progettando di andare a vivere altrove a casa della nonna di lasciato quell'appartamento di Volvera. Teresa De Martino è stata ascoltata per ore dai carabinieri e il quadro è apparso chiaro. Sua figlia aveva detto di no più volte a quell'uomo non voleva nemmeno essere salutata, ma non è bastato. volte a quell'uomo non voleva nemmeno essere salutata, ma non è bastato. .