Lo hanno ucciso per zittirlo, perché era pronto a denunciare il traffico di droga che coinvolgeva esponenti della camorra ed ufficiali dell'arma dei Carabinieri. Per la Procura di Salerno è questo il movente dell'omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica ucciso il cinque settembre 2010. I PM, guidati dal procuratore di Salerno, Giuseppe Borrelli, hanno formalmente chiuso le indagini e sono pronti a chiedere il rinvio a giudizio per gli otto indagati. Sarà il giudice che dovrà poi decidere se mandare a processo l'alto ufficiale dell'arma dei Carabinieri, Fabio Cagnazzo, per anni in prima linea nelle indagini sui più potenti clan della camorra e che oggi è rinchiuso nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere. Il collaboratore di giustizia, Romolo Ridosso, l'imprenditore Giuseppe Cipriano, e l'ex Brigadiere dell'arma Lazzaro Cioffi. É stato notificato anche l'avviso di chiusura indagini per gli altri quattro indagati, si tratta degli imprenditori Giovanni, Domenico e Federico Palladino e Giovanni Cafiero, accusati di traffico di droga. Per chi indaga Vassallo sarebbe stato assassinato proprio perché pronto a denunciare tutto e tutti. .