È un'inchiesta complessa, quella sulla morte di Willy Monteiro Duarte. Pochi per il momento riscontri oggettivi, tanti invece i protagonisti presenti, i testimoni di quella notte. La notte della violenza brutale e senza senso di cui Willy è rimasto vittima. Testimoni che raccontano storie diverse. Chi accusa Gabriele e Marco Bianchi di aver partecipato alla rissa e di avere anzi sferrato il calcio che ha ucciso il ragazzo di 21 anni. Altri invece dicono che i due fratelli hanno solo sbracciato, dato qualche manata e che li responsabile dell'omicidio è Francesco Belleggia. Ho chiesto al dottor Paoletti, direttamente, se vuole sentirli lui personalmente le persone che erano presenti ai fatti e che hanno una versione completamente diversa dai testimone. Spiegheranno quello che è successo, spiegheranno se hanno visto chi ha sferrato il colpo. Quattro i ragazzi in carcere. Il Gip ha convalidato l'arresto per i Bianchi e per Pincarelli, domiciliari invece per Belleggia. Le indagini comunque proseguono. Si attendono i risultati dell'autopsia, quelli degli esami tecnico-scientifici sugli abiti dei quattro arrestati e anche sull'attività dei loro telefoni cellulari. Capire l'origine di tanta violenza, però, è necessario, come lo è fare qualcosa. Possiamo noi adulti, per primi, ecco, imparare a dare priorità, a dare spazio a quei valori positivi che spero noi adulti per primi, accettiamo e perseguiamo. Certo è che questa vicenda ha scatenato la rabbia di tanti che trovano nei social la loro cassa di risonanza. Odio contro Willy, odio contro i fratelli Bianchi e persino contro il loro difensore. Anch'io sto ricevendo purtroppo delle minacce. Io chiedo di calmare gli animi perché purtroppo è morto un ragazzo, quindi questa è una cosa molto grave. Chi è stato, ripeto nuovamente, ne subirà tutte le conseguenze, chiunque esso sia.