L'appuntamento è fissato per mercoledì prossimo 29 giugno alle 15 in procura a Brindisi, Paul Haggis e la sua accusatrice potrebbero ritrovarsi di fronte per l'incidente probatorio fissato dal gip Vilma Gilli. L'esame in realtà riguarderà solo la ventottenne inglese; servirà cristallizzare le dichiarazioni rese dalla donna alla polizia in fase di denuncia. Lei, intanto, ha lasciato la struttura protetta in cui si trovava in Puglia, ma è comunque rimasta in Italia e starebbe cercando un legale che possa assisterla in questa delicata vicenda come testimonia la telefonata fatta ieri a un noto avvocato romano segnalatole da un amico francese. Non può ovviamente lasciare Ostuni, Paul Haggis per il quale il gip, pur non convalidando il fermo, ha comunque confermato gli arresti domiciliari in una masseria della città bianca; e non già per il pericolo di fuga, quanto semmai, si legge nell'ordinanza, per i possibili inquinamento probatorio e reiterazione del reato. Il regista canadese, premio Oscar, ad ogni modo, la cui versione difensiva ha offerto al gip, per sua stessa ammissione, numerosi spunti investigativi, ha tutta l'intenzione di collaborare fino in fondo con gli inquirenti. Mr Haggis ha dichiarato espressamente non solo di non avere mai fatto nulla per sottrarsi agli accertamenti della giustizia italiana e di essere rimasto qui, anche perché qui stava lavorando e doveva lavorare per il festival, ma anche di avere tutto l'interesse a essere presente a questi accertamenti e poi di rimanere in Italia fino a quando non sarà definitivamente accertata la sua totale innocenza, perché naturalmente da questo dipende la sua vita, qui e anche negli Stati Uniti dove risiede.