Anche a Napoli è entrata in azione la banda che si fa chiamare Robin Hood, così come in tutte le città italiane, che ha messo colla e attaccato volantini sugli smart locker di alcuni bed and breakfast del centro. È la punta dell'iceberg di un'emergenza abitativa che sta, di fatto, espellendo i cittadini dalla città per fare spazio alle strutture turistiche. Oggi a Napoli ci sono quasi 11mila appartamenti affittati come bed and breakfast: il 90% al centro, 10 anni fa erano 1.000. E mentre aumentano i bed and breakfast, gli affitti vanno su. Basti pensare che, secondo l'ultima rilevazione del portale Idealista, attualmente Napoli presenta l'aumento degli affitti più marcato in tutta Italia, toccando punte del 20% in più al metro quadro rispetto all'anno scorso in alcune zone. Lo scenario è drammatico, come racconta questa donna che vive di pensione sociale con il marito e due figli disabili, sotto sfratto per fine locazione, che non riesce a trovare una casa a un prezzo sostenibile. "Le case non ce ne sono e poi i prezzi sono troppo pesanti per me, perché non posso permettermi una casa di 1.000 - 1.200 avendo due figli disabili e mio marito che non sta bene. Siamo pensionati dello Stato. Quindi questa è la mia situazione". È una delle tante persone che si rivolgono allo sportello della campagna "Resta Abitante" della rete SET città del Sud Europa contro la turistificazione, che nel 2024 ha assistito, a Napoli, oltre 120 famiglie in emergenza abitativa. E tante ne continuano ad arrivare. "Questo è il registro del 2025, ok?" "Quindi pochi giorni?" "Quindi abbiamo fatto due incontri allo sportello, e sono venute già 6 famiglie: 3 a incontro. Napoli è, in questo momento, la prima città d'Italia per compravendite legate all'uso turistico. Quindi arrivano le immobiliari, arrivano in multiproprietari. C'è la precisa indicazione di puntare a questo uso degli affitti brevi extra-alberghieri. A volte in realtà sono veri e propri alberghi camuffati da case vacanza, perché c'è una grossa contiguità di tante unità abitative all'interno dello stesso palazzo. Quando è stato la settimana scorsa, è arrivato un signore qui a salita Pontecorvo, che nel suo palazzo è una delle due ultime famiglie rimaste". Quello che viene chiesto al Comune di Napoli è un intervento incisivo che metta un tetto al numero di affitti turistici.