L'ultimatum di Trump a Zelski, le temperature sopra il grado30 rispetto ai livelli preindustriali, e l'Australia che vieta i social ai minori di 16 anni. Di questo e altro parleremo nei prossimi minuti, buongiorno a tutti e a tutti, io sono Alberto Giuffrè e vi accompagnerò tra le pagine di oggi, 10/12. Anche oggi partiamo dalla questione ucraina con le parole che sono arrivate da parte del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, durante un'intervista alla testata, politico è tornato ad attaccare sia i leader europei e a lanciare un ultimatum anche all'Ucraina e al Presidente Zelensky, nel frattempo, come vedremo, impegnato in una sorta di tour che ha toccato prima a Londra e poi nella giornata. di ieri anche Roma con l'incontro con la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, preceduto dal colloquio con, Papa Leone quattordicesimo. Ma dicevamo delle parole di Trump, le andiamo a leggere dalle colonne del Messaggero, uno dei tanti quotidiani che oggi ha in prima pagina questa notizia, e in apertura questa notizia. Il pressing di Donald Trump scrive il Messaggero non si ferma. Una. diplomatico che cinge l'Europa e l'Ucraina e che rischia di chiudere il 2025 con una nuova pesante ombra sul rapporto tra Washington e Kiev e gli alleati del Vecchio Continente. L'ultima intervista rilasciata dal Tcun politico è l'ennesimo manifesto di questo nuovo vento che soffia nei corridoi della Casa Bianca, un vento che adesso ha come principale obiettivo il Presidente ucraino. Zelensky, un leader che deve affrontare la pressione militare russa a est, dove infuria la battaglia per Pokrovsk e Mirograd, la crisi istituzionale interna e le picconate che arrivano da oltreoceano. Trump ha usato i mezzi termini, parlando del presidente ucraino lo ha paragonato a Barnum, lo showman circense che incantava gli Stati Uniti con il più grande spettacolo del mondo. Poteva vendere qualsiasi prodotto in qualsiasi momento, ha detto Trump, a politico e Zeleski ha continuato The Donald, ha convinto il disonesto Joe Biden a dargli 350000000000 di dollari, um un attacco molto simile a quando definì il leader di Kiev il miglior piazzista del pianeta, arrivato questa volta con, Zelensky impegnato in un tour tra Londra, Bruxelles e Roma. Dunque la tappa di Roma della visita di um del del tour di um Zelchi, con un pressing lo definisce così la stampa su armi e asset, russi, um andiamo a leggere sulla stampa che cosa è emerso da questo colloquio, dalle pochissime ricostruzioni che filtrano scrive, Ilario Lombardo sulla stampa, Zelensky avrebbe chiesto alla premier, un appoggio politico con Trump strappando un impegno alla leader più vicina tra gli europei al capo, Maga, quindi a Donald Trump. Telefonerà a breve al presidente americano per sondare quali siano i margini per evitare la totale capitolazione ucraina nelle trattative. Lo farà anche se non vuole esporsi convinta che il vertice di Londra abbia prodotto poco e che, la coalizione dei volenterosi guidata dal duo franco-britannico Macron Starmer, non abbia molto di più di persuasivo di fro- da offrire. al presidente americano, ma c'è anche altro di cui i due hanno discusso che nella comunicazione ufficiale si legge solo tra le righe, entrambi, non scrivono di aver parlato di aiuti militari e finanziari europei. Eppure risulta che Zelky, dopo aver ringraziato Meloni per il pacchetto di assistenza energetica e per le attrezzature necessarie, sia tornato sull'argomento. Andiamo avanti con le pagine dei giornali per, um per leggere un'intervista al Ministro degli Esteri di Kiev, Sivia che parla oggi su diversi quotidiani. Andiamo a leggere l'intervista che fa, Repubblica in cui si parla soprattutto dell'ipotesi dell'utilizzo degli asset russi congelati. Avete fatto passi avanti, chiede Repubblica risponde CBA, Mosca sta cercando di far fallire o ritardare la decisione europea su asset e riparazioni di guerra, evitando nuove sanzioni. Per questo dobbiamo reagire con forza ed entro la fine dell'anno. Stiamo facendo progressi, l'Italia può giocare un ruolo importante, questa guerra, deve diventare un, um Pericolo personale per Putin e per la tenuta del suo, regime. A proposito degli asset russi, un'intervista che, um vale la pena segnalare oggi è a Valerie Urbain, amministratrice delegata di Euroclear, la società che assicura transazioni e custodie, dei titoli di una parte enorme dei mercati finanziari europei, e a proposito dell'utilizzo delle risorse russe, sentite che cosa dice, cosa cosa pensa chiede il Corriere del piano della Commissione europea per l'uso delle riserve russe a favore dell'Ucraina con un prestito in attesa delle riparazioni di Mosca. Risposta la guerra in Ucraina è una tragedia, è il mio dovere salvaguardare Euroclear e assicurarmi che i mercati finanziari non vengano destabilizzati. Ma vogliamo sostenere l'Ucraina quanto possibile e non siamo Dori. Il nostro dovere è spiegare a questi ultimi le conseguenze di alcune scelte. Ci sembra che il modo in cui è strutturato oggi il prestito di riparazione sia estremamente complesso e innovativo da un punto di vista legale, quindi, che comporti molti rischi per Euroclear e i mercati europei dei capitali. Le conseguenze per l'Europa ci pare sarebbero, Negative, insomma, esprime perplessità sulla possibilità di utilizzare questi um asset russi. un Zelensky che tra l'altro nella giornata di ieri ha aperto anche alla possibilità, di um nuove elezioni in Ucraina e della questione elezioni in Ucraina ha parlato anche ai nostri microfoni, um Petro Poroshenko, ex presidente. Sentiamolo. Non ho mai messo un punto interrogativo sulla legittimità delle autorità e della presidenza ucraine, perché è questo, è questa la narrazione che vorrebbe il Cremlino, attaccare la legittimità dell'Ucraina e della sua presidenza, allo stesso tempo, credo, Che dovremmo proteggere non solo l'id- l'identità nazionale, la sovranità, l'integrità territoriale, ma la democrazia dell'Ucraina e noi ucraini, chiediamo per prima cosa il cessate il fuoco, e subito dopo delle elezioni, e subito dopo le elezioni, la pace, il piano di pace o l'accordo di pace, non c'è un'altra alternativa. Sfogliamo le pagine di politica, poi le sfogliamo partendo dal Fatto Quotidiano che si occupa della manovra con la scadenza di fine anno per l'approvazione della legge di bilancio, dopo 50 giorni scrive il fatto neanche un voto in Senato. Maggioranza e governo ancora litigano sulle modifiche e i testi non si vedono in arrivo. Forse domani alla Camera arriverà a Natale questo il titolo dell'articolo del Fatto Quotidiano che racconta come sta andando, la legge di bilancio. Intanto si torna a parlare della questione oro. Andiamo su Repubblica che con Giuseppe Colombo fa il punto della situazione. Un faccia a faccia domani, a margine della riunione dell'Eurogruppo a Bruxelles, è il è lì che Giancarlo Giorgetti conta di chiudere la questione dell'oro di Bankitalia con Christine Lagarde. Alla vigilia del confronto con la presidente della BCE, il ministro dell'economia è fiducioso a valle di uno scambio di idee costruttivo, e ragionamento, si arriverà a una soluzione positiva. L'obiettivo è superare i dubbi dell'Eurotwer sull'emendamento di Fratelli d'Italia, Alla manovra, così come riformulato dal MEF, le riserve auree gestite e detenute dalla Banca d'Italia come iscritte nel proprio bilancio recitata la proposta, appartengono al popolo italiano. Una finalità incomprensibile per la BCE, ma chiara e legittima per il governo italiano. Sulla stessa linea, insomma sull'utilità di modificare in questo modo la definizione delle riserve, ARE interviene in un commento sul Corriere della Sera, um Carlo Cottarelli che si chiede che vantaggi ci sarebbero per il popolo italiano se diventasse proprietario dell'oro. Bisognerebbe chiederlo, scrive Cottarelli, a chi ha proposto l'emendamento. Gli effetti pratici, almeno nell'immediato, sarebbero utili, visto che, come richiedono i trattati europei, la detenzione e la gestione dell'oro rimarrebbero comunque alla Banca d'Italia. non potrebbe essere comunque venduto per decisione del governo, del Parlamento o del popolo italiano e del resto sarebbe demenziale vendere l'oro. Si tratta di una riserva strategica da usare in caso di gravissime emergenze e venderlo ora sarebbe un atto di disperazione del tutto ingiustificato. Forse chi ha proposto l'emendamento lo vede come un atto simbolico, ma simbolico di cosa continua Cottarelli. Della potenziale volontà in un futuro non definito di vendere l'oro una volta usciti dai trattati europei, ossia dall'euro, non credo che nessuno abbia in mente questo per fortuna, ma allora perché farlo? Per piantare una bandierina, sembra che Giorgetti scriverà una lettera alla BCE per spiegare che, anche se la proprietà dell'oro passasse al popolo italiano, Non cambierebbe nulla per la Banca d'Italia, magari dovrebbe anche spiegare quali siano i vantaggi dell'Italia, per la riforma in conclusione, ma valeva la pena di fare tutto questo a Baradan per una questione che non cambia nulla? No, anche per evitare fraintendimenti sulla nostra e piena, piena e futura adesione ai trattati. Questo per quanto riguarda la questione, Oro. Andiamo invece alla questione migranti dopo la decisione da parte dell'Unione Europea di, rivedere um le regole sui flussi migratori e accogliere um l'effetto, anche la linea italiana, scrive il Corriere della Sera che la svolta dell'Unione Europea spinge l'Italia e la hub in Albania potrebbe essere a regime, Da marzo a partire dal marzo, i centri d'accoglienza per migranti in Albania dovrebbero ricominciare a funzionare, a pieno regime sulla base dei nuovi regolamenti europei, nonché, con un'inedita formula che potrebbe evitare il rilascio dei profughi per i quali il giudice ha deciso la sospensione del provvedimento di rimpatrio, che invece potranno essere trattenuti. In vista dell'esito del ricorso, una questione su cui interviene anche, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, intervistato dal Messaggero, il titolo di quest- questa intervista è Albania, si può ripartire e poi critiche e centri, ideologia, antagonisti, poi sulla questione antagonisti chiede che non ci siano ambiguità. Ministro Piantedosi chiede il Messaggero, con le nuove norme dell'Unione Europea, cosa cambia per l'Italia, Risposta del ministro, un migliore controllo delle frontiere, una più concreta solidarietà tra i paesi nel sostenere il pa- il peso migratorio, la deterrenza degli hub per i rimpatri in aree extra Unione Europea, criteri per il riconoscimento dell'asilo più aderenti alla. nobiltà originaria dell'istituto rimpatri più veloci in paesi ritenuti sicuri sono i capisaldi della linea italiana, che ora è stata sposata in pieno a livello europeo, dice con soddisfazione il titolare del Viminale. Chiudiamo le pagine di politica, andiamo all'estero. Alcuni quotidiani oggi tornano tornano ad occuparsi di Medio Oriente. Lo fa il Corriere della Sera con un reportage da Raffa e lo fa avvenire anche Che racconta del risveglio dopo l'apocalisse, così lo definisce la vita a Gaza e solo, um Macerie e scrive Luca Foschi all'inizio del suo articolo, dal 10/10 a oggi sono stati uccisi a Gaza, 360 palestinesi, colpevoli solo di aver oltrepassato una fantomatica linea gialla. Fra questi, probabilmente 70 bambini, 2000000 di persone nella striscia vivono una situazione disperata, senza avere accesso a beni e servizi fondamentali, con un clima sempre più rigido. Il termine cessate il fuoco è inappropriato. A dirlo è, Arturo Marzano, professore associato di storia e istituzioni dell'Asia all'Università di Pisa, studioso del sionismo, del conflitto arabo-israeliano che viene citato appunto all'inizio di questo articolo, e ci sono dei dati anche sui giornali, um se ne occupa avvenire, ma se ne occupa anche il domani da cui, leggiamo il nuovo rapporto di Report Sans Frontieres che ci parla, del 2025, come l'anno in cui sono stati uccisi 67, um Giornalisti um solo a Gaza, tra l'altro sono 29 i cronisti che hanno perso la vita, il 43 percento del totale, i media minacciati da odio e impunità, si legge nel consueto report che um è stato diffuso. Nella giornata, di ieri. Nella giornata di ieri sono stati diffusi anche i dati dell'Osservatorio dell'Unione Europea Copernicus che riguardano la crisi, climatica e segnalano come il 2025 sia in corso, l'abbiamo accennato anche ieri, quando i dati erano appena usciti per diventare, il secondo anno più caldo um a pari merito col 2023 o demerito col 2023, um da quando sono iniziate le um rilevazioni. E soprattutto la notizia che troviamo soltanto sul Sole 24 Ore che la mette in prima pagina, è stata superata la linea rossa di, um un grado30 di aumento della temperatura a livello globale rispetto ai livelli preindustriali. Un numero che non è un numero a caso, ma è lo stesso numero che viene fissato nell'accordo di Parigi e che la comunità scientifica individua come la soglia che ci separa dalle conseguenze più gravi della crisi, um Climatica e um se ne occupa appunto il Sole 24 Ore che ci parla già di un triennio sopra questo, questa soglia critica, con conseguenze che sono evidenti e lo abbiamo visto nei giorni scorsi con le migliaia di vittime nel sud est asiatico e le alluvioni, Provocate anche dalla crisi climatica che aumenta in frequenta in- frequenza e intensità gli eventi estremi e lo si vede anche dalle nostre parti, con um i ghiacciai, ad esempio, se ne occupa il giorno, la linea di equilibrio stagionale a quota 300200300 metri, 600 metri più alto rispetto agli anni 90 in linea. con il rialzo delle temperature medie sull'arco alpino. In attesa dei dati sui bilanci di massa, la prima indicazione sulla campagna glaciologica 2025 del servizio glaciologico lombardo evidenziano, che, nonostante le discrete precipitazioni invernali, il caldo estivo ha eroso drasticamente la neve residua sulle vette lombarde. La linea di equilibrio stagionale, ovvero la quota a cui a fine stagione estiva rimane la neve accumulata sul ghiaccio durante l'inverno, è stata quindi irregolare o assente. Cosa significa? Ciò che è sotto la linea vive di ciò che è sopra, più è alta la linea, però più il ghiacciaio si ritira e purtroppo ogni anno la quota aumenta. Dalle prime osservazioni della campagna 2025 emerge che, sotto i 3000, 200 metri di quota, l'innevamento è pressoché nullo, mentre due ghiacciai sono estinti. Come se ne esce abbandonando i responsabili della crisi climatica, i principali responsabili che sono, um le fonti fossili, cioè gas, petrolio e carbone e anche su questo, um si concentra un articolo che troviamo sulle colonne del Corriere della Sera, nelle pagine dell'economia, um A proposito del piano, um per il pacchetto sulle reti elettriche che oggi viene presentato dal commissario, europeo per l'energia Dan Jorgensen, che um anticipa questo piano al Corriere della Sera. La priorità è l'elettricità, la cattura del CO due e um l'idrogeno e se andiamo a leggere più nel dettaglio questo articolo si legge, ma soprattutto, um punta questo piano e il commissario Jorgensen a dire addio al gas. Siamo in una fase dice fondamentalmente diversa, dal dai decenni passati quando il gas era una parte essenziale della nostra struttura energetica. Lo è ancora, ma a differenza, la differenza è che ora ci stiamo allontanando da esso. Questo è un passo molto deciso in quella direzione, spiega il commissario. Ciò non significa che non avremo bisogno di gas anche nei prossimi anni, ma significa che l'infrastruttura del futuro non sarà basata sul gas. Riguarda l'elettricità, l'idrogeno, la cattura dello CO due e lo stoccaggio appunto del carbonio. Andiamo poi, in Australia, lo abbiamo anticipato ieri quando la notizia era anche l'apertura dell'edizione internazionale del New York Times, oggi, Se ne occupano alcuni quotidiani perché è entrato effettivamente in vigore in Australia, il divieto per i minori di 16 anni di utilizzare e di avere un account sui, um social media, è il primo paese a, adottare una misura del genere, come ci racconta il Corriere della Sera. Per chi era già iscritto i profili sono stati disattivati. Quelli che ancora non avevano registrato un account invece, dovranno aspettare la maggiore età digitale. Il divieto di accedere ai social è entrato in vigore in Australia per tutti i minori di 16 anni. Instagram, TikTok, Facebook, YouTube, X, Reddit, Snapchat e Twitch, sono solo alcuni nomi delle piattaforme più famose usate da tutti in tutto il mondo, da 1000000 di giovani utenti, E che da oggi, o meglio ieri, se si considera il fuso orario del paese, saranno proibiti agli australiani che non hanno ancora compiuto l'età giusta. La responsabilità della verifica è tutta sulle spalle delle aziende che hanno avuto circa un anno per adeguarsi alle richieste di Canberra e se genitori e figli non saranno costretti a sborsare neppure un centesimo in caso di violazione della regola, le società tech potrebbero pagare fino a 28000000 di euro, se non saranno capaci di assicurare che gli utenti australiani, Iscritti abbiano più di 16 anni una legge, questa che ripropone anche il dibattito sull'utilizzo da parte dei più piccoli dei social media, sui danni che potrebbero provocare, ma anche sulla, facilità con cui si passa ai divieti, evitando così di educare al digitale tutto questo senza considerare e in Australia ci sono già i primi casi delle mosse legali che vengono, che partono proprio dai um minori, dai più piccoli per, Che vedono limitata la possibilità di comunicare con questo divieto. Andiamo alle pagine di cronaca, adesso um siamo sulla stampa che torna a occuparsi del femminicidio di Ilaria, Sula che era stata uccisa, è stata scomparsa il ven- è scomparsa il 25/03, il suo corpo è stato ritrovato in una valigia gettata in un dirupo alla periferia di Roma. E lo stesso giorno del ritrovamento del corpo, il fidanzato Marc Anthony Sampson aveva confessato questo femminicidio. um se ne occupa la stampa nuovamente perché l'università La Sapienza è stata ammessa come parte civile nel processo per questo femminicidio. Ed è la prima volta che un ateneo avanza questa richiesta e ora che è stata accolta, rappresenta, secondo la stampa, un altro passo avanti nella lotta contro la violenza delle donne a dirlo anche è la rettrice Antonella Polimeni che da quando la studentessa, iscritta alla Triennale di Scienze statistiche della Sapienza è stata uccisa, questa battaglia ha deciso di combatterla fino in fondo al fianco dei genitori della giovane. Una vicenda su cui la stampa torna anche con un commento che sottolinea anche la svolta e l'impatto culturale di questa notizia a proposito di violenza sulle donne su tu giornali, andiamo a leggerlo dal Messaggero, si parla anche di uno stupro, che è avvenuto all'uscita della metro B fermata Ionio di Roma in tre mi hanno trascinata al buio, ha detto la vittima che ha denunciato di essere stata aggredita intorno a mezzanotte mentre tornava a casa in due l'hanno bloccata e l'altro l'ha violentata sul marciapiede. Si cercano adesso queste tre persone gli inquirenti sono a caccia di queste tre persone. E spostiamoci poi, um cambiamo argomento e um torniamo a occuparci di Elon Musk, lo fa il foglio, è un Musk che secondo Carlo Staignaro um sull'ultima pagina del foglio pagina del foglio sbaglia a bersaglio, se la prende con l'Unione Europea, che non uccide la libertà di espressione, secondo Stagnaro, spesso la difende dai governi nazionali come quello ungherese, ammirato dal tycoon. Scioglierla vorrebbe dire più regole, meno mercato e meno diritti. E a proposito dell'uomo più ricco del mondo, la stampa pubblica oggi un rapporto che ci parla di un diseguale perché il 10 percento, più ricco del pianeta ha il 70% della ricchezza globale, a dirlo sono gli esperti del World inequality Lab. Se la politica non interviene, ci sarà una grave frattura tra elite e maggioranza e pesanti effetti sulle democrazie, scrive, Fabrizio Goria nel suo nell'attacco del suo articolo. Il mondo si arricchisce, ma lo fa in modo sempre più squilibrato e ne deriva che il 10 percento più ricco del pianeta detiene il 70 percento della ricchezza, um globale. La diagnosi è chiara, l'economia mondiale cresce, ma in modo diseguale. Gli autori avvertono che senza una correzione politica robusta, la frattura tra le élite e la maggioranza, appunto, può trasformarsi in un elemento, strutturale con conseguenze economiche e democratiche profonde. E con questa segnalazione chiudiamo pagine di oggi, una rassegna che vi ricordo potete trovare anche sul nostro sito internet, a cui vi rimando anche per tutti gli aggiornamenti sulle notizie di cui abbiamo appena parlato. Vi ricordo anche che, pagine è un podcast che trovate su tutte le piattaforme per cercatelo, seguitelo, e se vi piace lasciate delle stelle di recensione. .























