Ci sono varie sanzioni che sono tipizzate e che vanno dall'ammonimento fino alla rimozione quindi sono tutta una graduatoria delle sanzioni che sono previste dalla legge, sono previste. Rischiano anche le sanzioni più gravi i magistrati per i quali il Procuratore Generale della Cassazione, Giovanni Salvi, ha chiesto al CSM il procedimento disciplinare. A partire da Luca Palamara, l'ex PM di Roma al centro della bufera sulla Magistratura, e con lui ci sono altri nove togati. Questa vicenda è stata un colpo grave per la nostra immagine, spiega Salvi, che ha voluto parlare in conferenza stampa nel Palazzo della Suprema Corte proprio per dimostrare, ha affermato, di essere in grado di voltare pagina. Ecco dunque un ulteriore passo contro quei magistrati che nel maggio del 2019 si incontrarono all’Hotel Champagne di Roma nel tentativo di manovrare la nomina vacante del Procuratore Capo della capitale, dopo che l'Associazione Nazionale Magistrati ha già provveduto ad emettere le proprie sanzioni. I dieci indagati sono comunque nomi conosciuti della vicenda e nel caso dei Consiglieri del CSM si tratta di magistrati che si sono già dimessi da un anno. C’è da comprendere ora se ci saranno azioni disciplinari su possibili altri togati coinvolti, nomi che potrebbero uscire dalla considerevole mole di chat, che sono state trovate nel cellulare di Palamara. Circa 60.000 pagine di chat che danno conto di una diffusa rete dei rapporti impropri tra Consiglieri esponenti delle correnti e i magistrati aspiranti a incarichi di direttivi o semidirettivi. Però vorrei dire che ci sono anche tanti magistrati che sono stati nominati esclusivamente secondo merito, senza aver parlato con un Consigliere o con gli esponenti delle correnti, si sono limitati a presentare la propria domanda e il proprio curriculum. Lo ha detto anche il Presidente della Repubblica non bisogna generalizzare.