Palermo, boom di presenze per la notte dei musei

La notte dei musei comincia con la luce del sole ancora forte a scaldare una serata quasi estiva. Quando apre il primo museo, alle 19, c'è già una lunga fila di turisti e palermitani pronta ad entrare. "Volevamo cogliere l'occasione di poter visionare e approfondire alcune bellezze della nostra città che spesso ci sono ignote". La più importante istituzione museale in Sicilia ne racconta la storia, dall'epoca preistorica fino al medioevo. Ai visitatori del museo archeologico Salinas si svelano collezioni di inestimabile valore, provenienti da varie parti dell'isola e del Mediterraneo. Dai fregi, ai frammenti dei templi del parco archeologico di Selinunte, alla statua di Atena, in prestito dalla Grecia. "Rievocare questi tempi, penso che sia inimmaginabile, poi sono praticamente quasi intatte". Lasciamo il museo archeologico e attraversando il cuore della movida palermitana raggiungiamo un'altra delle attrazioni di questa notte europea, occasione per immergersi nell'arte e nella cultura piena di contaminazioni della storia siciliana. Lo Steri, costruito nel 1300 dalla famiglia Chiaramonte, passato attraverso i secoli con molteplici destinazioni. Dimora reale, sede dell'Inquisizione nel seicento e poi dell'università, in epoca moderna. E qui musealizzata, per la prima volta, la celebre e meravigliosa Vucciria di Renato Guttuso. Così straordinaria che, a molti, non sembra vera. "Una signora le ha appena chiesto se è una copia?" "Questo è il dubbio che viene un po' a tutti, ma in realtà, fortunatamente, questo è il quadro originale che Guttuso, il grande artista, dona direttamente all'Università di Palermo e che oggi abbiamo possibilità di godere nel massimo del suo splendore, con questo particolare allestimento che ci permette di rivivere quelle che erano le sensazioni di chi effettivamente attraversava il mercato all'epoca di Guttuso.