Ora l'attenzione degli inquirenti si concentra sul telefono cellulare della vittima e su tutti gli altri dispositivi elettronici in suo possesso. Si cerca tra le foto cancellate, anche di recente, i messaggi inviati e ricevuti, i dati eliminati dal telefono nella speranza di trovare indizi utili per capire cosa sia successo la mattina del 25 maggio, con chi Angelo Onorato abbia comunicato nelle ore precedenti il ritrovamento del corpo, al posto di guida, nella Range Rover, una fascetta di plastica stretta intorno al collo. Dall'analisi incrociata dei dati del telefono con il GPS dell'auto potrebbero emergere indicazioni utili sugli ultimi movimenti dell'architetto imprenditore marito dell'eurodeputata Francesca Onorato. Dall'analisi dei video di sorveglianza nella zona sembra che Onorato sia arrivato da solo in via Minutilla, vicino all'imbocco dell'autostrada, intorno alle 10:45, ma il punto in cui aveva posteggiato l'auto non è visibile alle telecamere. Alle 11:08 ha ricevuto l'ultima telefonata da un dipendente a cui ha detto: "non posso parlare", alle successive chiamate non ha più risposto. L'ipotesi più accreditata è quella del gesto volontario, che la famiglia però respinge fermamente. La sera prima ad una festa al circolo del tennis era parso tranquillo e sorridente, ma due giorni prima aveva consegnato all'avvocato una lettera da far recapitare alla famiglia, gli interrogativi restano molti, tra questi se l'imprenditore sia stato sedato, ricattato o minacciato da qualcuno. La scientifica ha eseguito i rilievi sugli abiti che l'uomo indossava e sugli oggetti presenti nell'auto, la DIGOS ha esaminato i video ripresi durante il funerale, nella cattedrale di Palermo, gremita da oltre mille persone. Risposte si attendono anche dagli esami del DNA sulla fascetta e dell'analisi tossicologica sul corpo sul quale non c'erano segni di violenza.























