Al calar del sole e fino a tarda sera un fiume di persone scorre lungo le vie del centro storico, per ammirare musei, chiese e antiche dimore nobiliari. Anche Palermo apre le porte dei suoi monumenti nella notte europea dei musei, svelando ai turisti stranieri e ai siciliani l'arte, la bellezza e la cultura di cui antiche civiltà hanno lasciato segni e testimonianze. Ad ammirare la commistione di stili arabo e normanno del chiostro di San Giovanni degli Eremiti, la collezione di reperti archeologici dalla preistoria al Medioevo nel Museo regionale Salinas, o la celebre Vucciria di Guttuso esposta allo Steri, c'è un flusso incessante di visitatori. Sold out anche le visite guidate al Museo di geologia Gemmellaro. Bambini e genitori incantati di fronte agli scheletri originali degli elefanti che 200.000 anni fa hanno vissuto in Sicilia. "Così grandi non me li aspettavo, pensavo che erano un po' più piccoli". Tra fossili e minerali, nella notte dei musei vengono illustrati progetti di ricerca internazionale che con una installazione musicale del maestro Gianni Gebbia puntano ad avvicinare il pubblico alla scienza. "Una piccola composizione che io ho basato sui canti della pesca siciliani, antichi, raccolti negli anni 60 dagli etnomusicologi". E tra storia e scienza, musica e cultura, la riflessione e il pensiero di qualche visitatore va alla pace che non c'è. "Dovremmo avere rispetto del nostro pianeta e della gente che lo popola e dire basta alle guerre", dice Chris dall'Australia. .