La campanella suonerà tra il 24 e il 28 nella maggior parte delle scuole siciliane, soprattutto sedi di seggio elettorale, e solo dopo l'opportuna sanificazione, come nella “Nicolò Garzelli”, scuola dell'infanzia e primaria, con 1100 alunni in 50 classi. Qui la responsabilità di un così alto numero di bambini impone un rigido protocollo di sicurezza. Chiunque entri nella scuola, anche in questi giorni quando le lezioni non sono ancora cominciate, deve compilare un modulo, un'autocertificazione, e questo vale non soltanto per il personale che qui lavora, ma anche per i visitatori. Si corre contro il tempo per cercare soluzioni ai problemi, che non sono pochi: banchi monoposto non arrivati e aule non sufficienti a garantire il distanziamento. “Questi sono banchi donati all'Istituto delle Ancelle di via San Paolo qui accanto, che hanno dismesso la loro attività e ci hanno dato un sollievo. Ne hanno regalati una settantina di banchi, quindi riusciamo a coprire già tre classi, in attesa comunque che arrivino gli altri”. Fondamentale l'uso dei giardini e dei cortili e di uno speciale orto sinergico che qui i bambini coltivano. “Abbiamo previsto 10 postazioni in modo che le classi si turnino e nel frattempo si arieggino le classi”. Per le aule mancanti si farà affidamento alla disponibilità della Chiesa. “Non sarà una situazione facilissima, ma ci evita il doppio turno”. Gli alunni faranno dunque lezione nella vicina chiesa Regina Pacis. Qui, nel teatro della parrocchia, separate da due pareti di legno, verranno formate due aule. “La scuola è la scuola e quindi io posso anche ritardare un po' nel fare il catechismo. Certo, nell'agire ci si è pensato un po' tardino, bisognava iniziare un po' prima”.