Le note cariche di pathos e nostalgia del maestro Morricone avvolgono le vie del centro. Provengono dalle sale settecentesche di Palazzo Comitini. La facciata per l'occasione è illuminata di rosso. Tra le pareti ricche di affreschi dello storico edificio, un tempo dimora reale, oggi sede della città metropolitana, suona la Women Orchestra, nata cinque anni fa proprio per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Una formazione interamente al femminile, composta da musiciste siciliane, come la direttrice, Alessandra Pipitone, che dedica il concerto a quelle donne i cui diritti vengono sistematicamente violati e negati in nome della legge, in paesi come l'Iran e l'Afghanistan, e a quelle donne che anche in Europa sono vittime della violenza e hanno paura di denunciare. "Speriamo che il nostro inno sia anche l'inno di tutte quante le donne che purtroppo ancora oggi vivono una situazione di disagio psicologico ed emotivo con i loro compagni o ex compagni". Una delle panchine dipinte di rosso, diventate il simbolo di una campagna che esorta ad affrontare il tema della violenza sempre e non solo in questa ricorrenza, viene poi sistemata nell'atrio dello storico palazzo, su iniziativa del Pool antiviolenza per la legalità e di Palermo Normanna. Da qui verrà spostata nella via Maqueda, cuore della Palermo multietnica. "Abbiamo voluto proprio questo luogo perché nel centro storico di Palermo convergo donne di tutte le etnie. E la frase posta sulla panchina recita un pensiero di Kofi Annan, Premio Nobel per la Pace: "La violenza sulle donne è uno dei più vergognosi affronti sui diritti umani".