Nino Rocca, palermitano, classe 1948 è uno dei più anziani attivisti della Flotilla. "Poi ho ho scoperto che c'erano 2 persone di 86 anni quindi, insomma, ci sono anche persone più anziane di me". Costretto a tornare a terra per un guasto alla barca, era partito con la seconda ondata che trasporta tra l'altro anche un ospedale galleggiante. "Si è creato un fenomeno che abbiamo avuto precedentemente con la questione del Vietnam. Qualcuno ha dato il nome a questa nuova generazione: la generazione di Gaza. Persone che non ne potevano più di vedere la sofferenza e il dolore dei più di 20mila bambini uccisi. Abbiamo creduto che fosse importante contribuire, ognuno secondo la propria capacità, le proprie possibilità, perché è un problema che riguarda tutti, non riguarda soltanto Gaza. Gaza è diventata una situazione emblematica di un mondo che rischia di essere affidato, nei rapporti tra le nazioni, alla legge del più forte. Israele sta compiendo un genocidio e noi stiamo sdoganando persino il genocidio, che tra la violazione dei diritti umani è quello più grave. Questa cosa non è più tollerabile. L'obiettivo delle Flotille e di questo vento di contestazione è che si debba bloccare il genocidio, che bisogna aprire un corridoio umanitario in cui chiunque può andare ad aiutare questo Paese alla deriva e ristabilire i diritti internazionali senza i quali non è possibile più vivere". "Come ha reagito sapendo che molti dei suoi compagni di viaggio che sono stati arrestati dall'esercito israeliano hanno raccontato di un trattamento disumano?" "Credo che questo sia una cosa assurda, perché l'Italia avrebbe dovuto non soltanto proteggere i suoi cittadini, ma avrebbe dovuto condannare questi atti di violenza da parte di Israele. Questa sottomissione a Israele, solo perché è un Paese potente economicamente e militarmente, significa avere ceduto ad una visione della realtà in cui quello che conta sono le armi e sono il potere economico. Ecco, questo non è il mondo che noi vogliamo. Tutto questo porterà alcuni Paesi ad una forma di dittatura. E allora gli italiani hanno capito il pericolo, il grave pericolo, per la nostra democrazia e per il nostro futuro e quindi sono scesi in piazza. E questo vento della contestazione è quello che fa camminare queste barche della Flotilla". .























