Ergastolo. La Cassazione conferma la pena massima per Oseghale, per l'omicidio di Pamela Mastropietro. Il 32enne pusher è accusato di aver ucciso la diciottenne romana, fatta a pezzi il 30 gennaio del 2018. La Suprema Corte però annulla la sentenza d'appello per il reato di violenza sessuale rimandandolo ad un appello bis. La mamma di Pamela non regge. Sono 4 anni che aspetto giustizia, lasciando il piazzale davanti alla Cassazione dopo la decisione dei giudici che hanno disposto un nuovo processo. Ammazzano violentano e fanno a pezzi. Lo Stato Italiano non fa nulla continua piangendo. Gli amici a farle da scudo. Un caso che fa discutere non poco anche perché la difesa di Oseghale spiega che la pena dell'ergastolo potrebbe cadere. La condanna definitiva nei confronti del pusher senegalese che anche la Cassazione ha ritenuto colpevole dell'omicidio di Pamela verrà però determinata dall' esito del nuovo processo d'appello che la Suprema Corte ha disposto che venga celebrato a Perugia solo con riferimento all'accusa di violenza sessuale. In sostanza se per ipotesi i giudici di secondo grado dovessero ritenerlo non responsabile dello stupro, la pena finale potrebbe essere diversa da quella dell'ergastolo inflittagli dalla Corte d'Assise d'Appello di Ancona. Ipotesi che ha scatenato l'ira della famiglia, degli amici della diciottenne, fatta a pezzi e fatta ritrovare in due trolley.























