Questo è il secondo giubbotto salvagente che ricevo in dono. Il primo mi è stato regalato qualche anno fa, da un gruppo di soccorritori. Esso apparteneva a una fanciulla che è annegata nel Mediterraneo. Papa Francesco ha accolto con queste parole i 33 migranti arrivati in Italia il 4 dicembre, grazie a un ponte umanitario organizzato dalla Santa Sede, in collaborazione con la comunità Sant'Egidio. 33 persone, quasi tutte afghane, che oggi chiedono asilo al nostro Paese, dopo aver vissuto chi pochi mesi, chi anche due anni nel Centro di accoglienza di Moria sull'Isola di Lesbo, in Grecia. Perché un inferno? Il campo è abbastanza terribile, effettivamente, per il numero delle persone, perché si concentrano 14 mila persone, In uno spazio che ne può contenere 3 mila. Il crocifisso con il salvagente è stato collocato sull'accesso al Palazzo apostolico dal cortile del Belvedere. “Non è bloccando le loro navi che si risolve il problema dei migranti” ha detto il Pontefice parlando questa mattina e poi ha aggiunto “Bisogna svuotare i centri e denunciare i trafficanti, senza timore”. Questo il dramma di Lesbo, che si arriva a Lesbo e si pensa di essere in Europa, ma poi due anni si è imprigionati e quindi si ha la sensazione che non c'è più speranza.