Non chiudiamoci in un nido. Ogni chiusura è la radice di tanti grandi mali della storia come assolutismo, dittature, violenze nei confronti di chi è diverso. Nella giornata mondiale dedicata a migranti e rifugiati Papa Francesco torna a difendere i più fragili. "È necessario camminare insieme senza pregiudizi, senza paure, ponendosi accanto a chi è più vulnerabile: migranti, rifugiati, sfollati, vittime della tratta e abbandonati. Siamo chiamati a costruire un mondo sempre più inclusivo che non escluda nessuno. E prima di lasciare la piazza vi invito ad avvicinarvi a quel monumento là, la barca con i migranti. Non chiudiamo le porte alla loro speranza". Intervenendo all'Assemblea Generale dell'ONU è il suo Segretario di Stato, il Cardinale Pietro Parolin, ad affrontare temi scottanti. Serve un disarmo nucleare, basta sprecare nelle armi risorse preziose, dice Parolin, i conflitti in Afghanistan, Siria e Libano mostrano l'urgenza di un cessate il fuoco globale. I vaccini siano disponibili per tutti e si rimedi a decenni d'inerzia sul fronte ecologico. E Parolin fa una messa in guardia: l'ONU vigili sul fatto che si impongano nuovi diritti nonostante l'assenza di consenso internazionale. È un progresso spurio che genera divisioni.