Un pass sanitario per un estate più sicura, ma l'ultima parola dovrà dirla il Comitato Tecnico Scientifico, perché tanto dipenderà dai numeri dell'andamento della pandemia. Il CTS, infatti sarà chiamato nelle prossime ore a esprimersi sullo strumento, annunciato dal Governo, per rendere possibili gli spostamenti anche nelle regioni rosse e arancioni, in vista delle riaperture del 26 aprile. La scommessa è renderlo operativo da maggio, un pass che non servirà però nelle zone gialle, dove basteranno le autocertificazioni, ma che servirebbe, nelle intenzioni dell'esecutivo, oltre che per spostarsi, anche per accedere a eventi, concerti e incontri sportivi. A tendere funzionerà con una applicazione, forse la stessa App IO, già utilizzata per il Cashbach, ma si valuta anche l'ipotesi di appoggiarsi alla tessera sanitaria, sulla quale caricare i dati sulle vaccinazioni, a una card digitale, o al QR code, da poter consultare in tempo reale. Il pass sanitario spetterà ai vaccinati, ai guariti da Covid, nei sei mesi precedenti il rilascio, o a chi si sottoporrà a tampone risultando negativo almeno 48 ore prima. Un modello che ricalca le linee del Green pass, già allo studio di Bruxelles, che funzionerà, anche in questo caso, con un App e un QR code, e sarà pronto da giugno, ma pienamente operativo circa un mese più tardi. Permetterà di muoversi all'interno dei territori degli Stati membri in vista della stagione estiva. La Commissione Europea è al lavoro per finalizzare, in concomitanza con l'aumento delle persone vaccinate, il funzionamento del certificato che, secondo il Commissario Europeo per il mercato Interno, dovrà essere implementato dai singoli paesi, per una piena operatività da metà luglio. Data per la quale la commissione spera di avere sufficienti dosi per arrivare a più del 70% dell'immunizzazione della popolazione adulta. Una soglia che sbloccherebbe l'utilizzo del pass sanitario Europeo per l'attuazione del quale, sono stati sbloccati 50 milioni di euro.