In questo dedalo di strade che costeggia la Stazione Centrale di Napoli chiamato zona delle Case Nuove di nuovo c'è ben poco. Nemmeno le sparatorie. Pochi giorni fa l'ultimo episodio con oltre 80 colpi sparati tra la folla alle 19.00, oltre all'obiettivo del raid Nicola Giuseppe Moffa appena 18 enne e ritenuto vicino alla Camorra è stata ferita anche una passante che si trova in prognosi riservata all'Ospedale del Mare. Salvatore Mosca un abitante della zona ci descrive come si vive qui: "Si sopravvive, noi giovani che diciamo cerchiamo di vivere il quartiere abbiamo paura di starci". Il Ministro Piantedosi ha annunciato un potenziamento delle forze di Polizia e nel Parco Verde di Caivano che in questi mesi è diventato un simbolo della lotta alla Camorra è stata disposta un'altra operazione ad alto impatto. La Squadra Mobile di Napoli ha fermato quattro giovani sospettati di essere tra i mandanti o gli esecutori della folle sparatoria nella zona delle Case Nuove. L'intervento delle Forze dell'Ordine è importante ma servono anche investimenti e alternative lo dice Gianfranco Wurzburger che vive qui ed è Presidente dell'Associazione Assogioca che da anni tenta di strappare i ragazzini alla strada e per poco non è rimasto coinvolto nella sparatoria: "C'era tanta gente per strada c'erano tante persone che passeggiavano, vengono qui a Corso Lucci per fare la spesa, c'è un grande supermercato". Il fatto che vengano inviate più forze di Polizia secondo lei è utile? "Ma sicuramente è utile avere la presenza delle Forze dell'Ordine sul territorio cittadino ma servono altri investimenti, bisogna trattenere i ragazzi di più nelle scuole, bisogna dare la possibilità ai ragazzi di giocare, il ragazzo deve giocare col giocattolo tradizionale non con le pistole a salve o con i coltelli".