"Pavese, come lei ricorda, è il poeta che poi tra l'altro, con "Lavorare stanca" riporta in auge il gusto per i racconti in versi che sembrava scomparso nella letteratura contemporanea dopo la morte diciamo di Gozzano. Questo aspetto è un aspetto comunque centrale. Questa vocazione lirica come si traduce nelle sue opere in prosa?" "Questo è interessante in effetti, perché un poeta in origine quando scrive nella prosa si porta sempre dietro qualche cosa di quella prima esperienza. Per lui vuol dire un'attenzione straordinaria al ritmo direi. Ecco, forse l'elemento per cui Pavese è più interessante è per questa scrittura che ogni tanto scardina anche un po' con la grammatica. Se la sistema, usa delle espressioni che sono prese dal dialetto, per avere un certo tipo di ritmo".