Per diversi anni la baby gang ha vessato un pensionato disabile di Sava, approfittavano della sua debolezza, il sessantunenne è affetto da problemi psichici, per chiedergli soldi, piccole somme, da 5 a 20 euro, minacciando di dare fuoco alla sua casa o al suo furgoncino. Lui, la vittima, un signore che percepisce 500 euro al mese di pensione, era diventato il bancomat dei suoi aguzzini. Tra questi anche un vicino di casa. Ora la Procura di Taranto e la Procura minorile, hanno emesso 20 misure di custodia cautelare per stroncare la banda criminale composta anche da otto minorenni. Questi ultimi sono stati affidati a comunità di recupero e al carcere minorile. Alcuni degli indagati a giugno 2013 si erano resi responsabili di atti di bullismo ai danni di un ottantaquattrenne. L'indagine dei Carabinieri denominata “Bad Boys” ha messo in luce una situazione di emarginazione la cui vittima veniva fatta oggetto di continue richieste estorsive da parte dei giovani colpiti dai provvedimenti giudiziari. Le accuse mosse nei loro confronti sono gravi: estorsione, furto, rapina e atti persecutori. Ad alcuni indagati viene contestato anche il reato di detenzione e porto illegale di arma da sparo. Una vicenda questa molto analoga al caso di Antonio Cosimo Stano sessantaseienne di Manduria affetto da disagi psichici e morto il 23 aprile, dopo avere subito aggressioni e angherie da più gruppi di giovani che poi condividevano le loro scorribande su WhatsApp. Per la vicenda di Stano 16 persone sono finite sotto processo, tre maggiorenni e 13 minorenni, per i quali è stata chiesta la messa alla prova.